Al Presidente Fondazione Carispezia
dott. Matteo Melley
Al Presidente Carispezia Crédit Agricole
dott. Andrea Corradino
Ai Sindaci dei Comuni
della provincia della Spezia
Ai Responsabili dei distretti socio-sanitari
n° 17 Val di Vara
n° 18 La Spezia- Lerici - Portovenere
n° 19 Val di Magra
Ai Segretari regionali CISL – UIL - Genova
e, p.c. Presidente Regione Liguria
dott. Claudio Burlando
L’Appc, associazione piccoli proprietari case della provincia della Spezia,
rilevato
che Fondazione Carispezia, in collaborazione con i distretti socio-sanitari, n° 17 Val di Vara, n° 18
preso atto
che la dotazione, di circa 100.000 €, quale fondo, è costituita dal contributo paritetico della Fondazione e dei Comuni aderenti, quindi fondo costituito anche da denaro pubblico,
è sorpresa
nel rilevare che sia stata coinvolta un’unica organizzazione della proprietà e un’unica dell’inquilinato, chiamata a gestire il rispettivo sportello informativo, presso la propria sede di competenza ed a fare parte, altresì, dell’apposita commissione di valutazione per l’accesso al fondo, così, ancora una volta, c’è chi pensa di riuscire a cantare, suonare ed applaudirsi nel contempo,
chiede
se Confedilizia e Sunia siano stati delegati, nella gestione di denaro pubblico, a rappresentare altri,
è desolata
nel constatare come politici, “di lungo corso”, o forse, “pensionabili”, o ormai “da rottamare” abbiano dimenticato ogni deontologia e dialettica di confronto e condivisione, in una logica di pluralità democratica, arrogando a sé ogni decisione gestionale,
è preoccupata
nel prendere atto che così è amministrata la “res” pubblica, e che “qualcuno” abbia presente un bacino d’utenza, solo parzialmente rappresentato, con la conclusione che, ancora una volta, a rimetterci saranno le fasce più deboli,
denuncia
come inaccettabile, discriminante e lesivo di ogni pluralità democratica, il coinvolgimento di unica organizzazione della proprietà e unica organizzazione dell’inquilinato.
L’arrogarsi il diritto di unica organizzazione rappresentativa della proprietà appare, comunque, del tutto riduttivo, velleitario e privo di ogni fondamento, considerato che l’Appc, sul territorio provinciale, è radicata capillarmente e presente da oltre 35 anni.
La tutela delle fasce deboli non è “sola prerogativa di altri”, ma è stata elemento caratterizzante di innumerevoli battaglie appc, che hanno rimarcato a stato, regioni e comuni, situazioni di grave sofferenza di piccoli proprietari a fronte di morosità incolpevole del conduttore.
Comunica
che l’ordine dei fatti verrà sottoposto al vaglio degli organi nazionali Appc per le determinazioni di competenza da assumere, a livello locale e nazionale, contro una discriminante di carattere “bulgaro.”
La presente, inoltrata agli organi di competenza, è da considerarsi quale lettera aperta, divulgativa.
dott. Flavio Maccione
segretario generale nazionale Appc
Quanto contenuto nel presente articolo ha carattere esemplificativo e non esaustivo per approfondimenti specifici occorre consultare, se iscritti , la sede A.P.P.C.