BATTERE IL FISCO PER SALVAGUARDARE DALLA ROVINA IL PAESE ITALIA

Il governo Letta non cambia rotta e continua a navigare a vista, al punto che venerdì u.s. la nave, ormai sul punto di perdere i pezzi, stava destreggiandosi tra onde agitate di minisaldo Imu e Tares rischiando di incagliarsi nell’idea di una Tasi maggiorata fino all’0,8 per mille da inserire nel decreto del rientro di capitali, ma il Consiglio dei ministri ha evitato lo scoglio. Pronto, però a dover affrontare il prossimo, infatti per questa settimana c’è l’incognita su come salvaguardare i bilanci di enti locali e come finanziare sconti su abitazioni che fino a ieri, per il loro basso valore catastale, hanno evitato ICI e IMU, ed oggi con la Tasi sarebbero colpiti da una tassa “ piatta” che grava sugli imponibili più bassi, favorendo quelli più elevati. Semplice si continua a maneggiare “il giocattolo tasse” ed a pensare di alzare il tetto di aliquote e di introdurre incrementi, pertanto il peso verrà solo spostato dalle spalle di un proprietario all’altro: si alleggerisce l’abitazione principale e si calca la mano sulle seconde case, sull’uso diverso, sulle imprese, non si capisce che è necessario, invece, lavorare sulle discrasie, sugli sprechi, sulla spesa pubblica e quant’altro.

Nonostante le prese di posizione dell’Appc sulla necessità di rilancio del comparto immobiliare, attraverso una diminuzione della pressione fiscale su un settore del tutto asfittico, si continua sulla strada delle tasse e” solo tasse” sulla casa. Sembra che il governo delle “Larghe intese”prosegua come una “macchina schiacciasassi” in questa direzione e non voglia sentire ragioni, ma questa rotta porterà alla rovina.

E’ certo che, di fatto, sembra già realizzata “alla grande” la riforma dell’art. 47 della Costituzione, in barba ai Padri Costituenti, altro che favorire l’accesso del risparmio popolare alla proprietà dell’abitazione: il risparmio delle famiglie è completamente e definitivamente affossato!

E ora il nemico da battere, per i piccoli proprietari di case, è il fisco, o, meglio, il governo Letta, in assoluto il più miope degli ultimi 20 anni di vita repubblicana. Di questo tutti se ne sono resi conto.

L’Appc auspica che le forze politiche smettano di affondare la casa, se si continuerà su questa rotta sarà la catastrofe, non solo per il settore immobiliare, ma per “la nave Italia”.

E’ ora di richiedere sacrifici, “quelli veri” a chi ha depauperato le risorse del paese e all’attuale classe politica,  attenta solo a conservare, ad ogni costo, la propria poltrona e molto meno attenta agli interessi del paese, tanto che, ormai, i proprietari non si riconoscono nelle forze politiche che sorreggono questo governo.

 

dott. Flavio Maccione

Segretario generale

Quanto contenuto nel presente articolo ha carattere esemplificativo e non esaustivo per approfondimenti specifici occorre consultare, se iscritti , la sede A.P.P.C.

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