Persi 810.000 posti di lavoro nel settore immobiliare e pressione fiscale esasperata

 Mentre si sono persi 810.000 posti di lavoro nel settore immobiliare, non si cambia, ma si continua ad esasperare la pressione fiscale!

 

Non si è fatto in tempo a prendere atto che era stato ritirato l’emendamento, che doveva consentire l’aumento della Tasi, dopo la sensibilizzazione portata avanti da Appc e dalle altre organizzazioni del mondo immobiliare, che una nota ufficiale di palazzo Chigi, in nome del “federalismo” passa la palla ai Comuni, che hanno la possibilità di far crescere le aliquote Tasi, sulla 1^ casa e l’IMU sulle seconde case e quelle di lusso, tra lo 0,1 e lo 0,8 per mille, oltre i fissati massimi attuali, in cambio di ulteriori detrazioni da concedere alle famiglie e alle fasce deboli.

Il “balletto” delle aliquote, in un altalenante ed incessante evolversi, non identifica certo serietà e stabilità di percorso, ma mette in luce un governo che continua a navigare a vista e a dare evidenti segnali di debolezza.

Ancora una volta si è tralasciato quell’abbattimento della spesa pubblica che poteva essere un mezzo di allentamento della pressione fiscale per ridare vitalità a famiglie ed imprese, ma è evidente che si continua a combattere un’impari lotta coi “donchisciottiani mulini a vento” e, come già rilevato in precedenza, è sufficiente prendere atto delle modalità di abolizione del finanziamento pubblico ai partiti, per essere presi da sconcerto.

Intanto si continuano a conservare i privilegi della classe politica e la pressione fiscale ha superato ogni massimo storico, tale da inabissare il mattone e, proprio grazie alla continua miope tassazione degli immobili, il principale volano dell’economia italiana, si è paralizzato perdendo negli ultimi anni ben 810.000 posti di lavoro.

E ora l’Appc non ci sta, la sua base associativa dice basta e non condivide più “il metodo del continuare a subire ad ogni costo”, pertanto occorre cambiare ogni strategia di confronto, fino a scendere anche sulle barricate!

 

dott. Flavio Maccione

segretario generale Appc

 

Quanto contenuto nel presente articolo ha carattere esemplificativo e non esaustivo per approfondimenti specifici occorre consultare, se iscritti , la sede A.P.P.C.

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