FOCUS sulla riforma del Condominio

a cura del Centro studi di economia immobiliare “ Antonino Caridi”

La riforma del condominio è stata oggetto di un focus  edito dalla sede  spezzina Appc e  curato dal  suo Centro studi di economia immobiliare  “Antonino Caridi” nell’intento di   rendere un servizio di informazione al piccolo proprietario, affinché prenda  coscienza e consapevolezza  dei contenuti della nuova Legge  220 dell’11. 12. 2012  nell’imminenza della sua entrata in vigore.

Il trattato è stato  elaborato dall’avv. Marco Angelini,  che nella stesura  ha  saputo fare chiarezza, dare informazione  e rendere l’argomentazione  di  facile consultazione anche ai non addetti ai lavori.

Addentrandoci nel tema  si evidenzia che ci si trova di fronte ad “una riforma già tutta da riformare”. L’apertura polemica  è dovuta alla delusione per ogni aspettativa di profondo cambiamento che non c’è stata, in quanto, a cosa fatta,  alla riforma è mancato quel salto di qualità che anche l’Appc aveva richiesto e che si attendeva.

 Nel leggere il testo legislativo, cogliendo modifiche e cambiamenti, ci si accorge che si poteva e si doveva fare di più e meglio, ma  è fallita quella revisione radicale, che tanto si auspicava: ne è mancato il coraggio e si è persa l’occasione per modernizzare “l’istituto del condominio” rendendo le regole  più conformi a quelle che si incontrano negli altri paesi dell’Unione Europea.

 Altro sarebbe stato attuare quella rivoluzione copernicana che attribuisse al condominio quella capacità  di soggettività giuridica, certamente limitata alla gestione delle parti comuni ed ai rapporti con i terzi, fornitori e creditori, che lo avrebbe distinto dalle persone fisiche del condominio. L’innovazione avrebbe richiesto, però, un impianto normativo diverso da quello che ci ha condizionato per settanta anni ed il Condominio avrebbe smesso di essere considerato un “ ente di gestione”, e così non sarebbe stato più necessario  dovere ricorrere ai soliti continui escamotage e si sarebbero potuti risolvere molti problemi.

Ma l’andirivieni dei disegni di legge proposti, riproposti e modificati nelle sedi parlamentari, alla fine ci hanno consegnato una riforma che ha captato ed inglobato molte delle innumerevoli elaborazioni della giurisprudenza, che nel tempo si sono tradotte in  una molteplicità di pronunce.

Va rilevato, perlomeno, che la volontà di recepire, durante l’iter, certi interventi delle associazioni della proprietà ha inciso su norme  che, se introdotte, avrebbero creato conflittualità danneggiando e proprietari e amministratori.

Gli associati possono  ritirare il focus  sulla riforma,  gratuitamente, accedendo alla segreteria provinciale via Fiume, 85 la Spezia.

 

                                                                                                                       dott.  Flavio Maccione

                                                                                                                     segretario generale Appc

Quanto contenuto nel presente articolo ha carattere esemplificativo e non esaustivo per approfondimenti specifici occorre consultare, se iscritti , la sede A.P.P.C.

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