La Legge 10 del 14 gennaio 2013

 fa crescere le aree verdi urbane

 
Da metà febbraio scorso è entrata in vigore la Legge 10/2013 che darà una spinta importante verso la tutela e la valorizzazione degli spazi verdi cittadini. 
 
Definita dall’ex Ministro dell’ambiente Corrado Clini come "un passo importante per lo sviluppo sostenibile delle città italiane e per diffondere la cultura del verde”, la legge riconosce il 21 novembre quale giornata nazionale degli alberi. 
Tale giornata viene istituita al fine di perseguire l’attuazione del protocollo di Kyoto e le  politiche di riduzione delle emissioni, la prevenzione del dissesto idrogeologico, la protezione del suolo, il miglioramento della qualità dell’aria, ma anche per valorizzare le tradizioni legate all’albero nella cultura italiana e la vivibilità degli insediamenti urbani.
 
La legge interviene anche con alcune modifiche alla Legge 113/92, che dispone la posa di un albero per ogni neonato, restringendo l’obbligo ai soli comuni con più di 15.000 abitanti, modificando le tempistiche di piantumazione ed  allargando la disposizione oltre che per i neonati residenti anche per i minori adottati.
 
La norma istituisce inoltre presso il Ministero dell’ambiente il Comitato per lo Sviluppo del Verde Pubblico che provvede ad effettuare azioni di controllo sul rispetto delle disposizioni della legge 113/92 e di tutte le ulteriori disposizioni della Legge 10, finalizzate all’incremento del verde pubblico e privato. 
Tra i vari compiti del Comitato vi è quello di proporre “un piano nazionale che, d’intesa con la Conferenza unificata (art. 8 DLgs 284/97),  fissi criteri e linee guida per la realizzazione di aree verdi permanenti intorno alle maggiori conurbazioni e di filari alberati lungo le strade, per consentire un adeguamento dell'edilizia e delle infrastrutture pubbliche e scolastiche che garantisca la riqualificazione degli edifici, anche attraverso il rinverdimento delle pareti e dei lastrici solari, la creazione di giardini e orti e il miglioramento degli spazi”.
 
L’articolo 5 della legge amplia la disposizione prevista dall’articolo 43 della legge 449/97, che prevede l’opportunità per le pubbliche amministrazioni di stipulare contratti di sponsorizzazione ed accordi di collaborazione con soggetti privati ed associazioni, senza fini di lucro, anche alle iniziative finalizzate a favorire l’assorbimento delle emissioni di anidride carbonica dall’atmosfera tramite l’incremento e la valorizzazione del patrimonio arboreo delle aree urbane.
 
La legge promuove le iniziative locali per lo sviluppo di spazi verdi e di cinture verdi  intorno alle conurbazioni per delimitare gli spazi urbani, adottando misure per la formazione del personale e l'elaborazione di capitolati finalizzati alla migliore utilizzazione e manutenzione delle aree, e adottano misure volte a favorire il risparmio e l'efficienza energetica, l'assorbimento delle polveri sottili e a ridurre l'effetto «isola di calore estiva», favorendo al contempo una regolare raccolta delle acque piovane.
 
Particolare attenzione viene poi posta al rinverdimento delle aree oggetto di nuove edificazioni, delle coperture e delle pareti degli edifici esistenti con la possibilità di trasformare i lastrici solari in giardini pensili e di rivestire le pareti con tecniche di verde pensile verticale.
 
Viene disposta inoltre la tutela e la salvaguardia degli alberi monumentali sia all’interno sia all’esterno dei centri abitati.
 
La legge è un chiaro segnale verso la previsione e la realizzazione di grandi aree verdi pubbliche nell'ambito della pianificazione urbanistica, con particolare riferimento alle zone a maggior densità edilizia, alla tutela e alla salvaguardia degli alberi monumentali, dei filari e delle alberate di particolare pregio paesaggistico, naturalistico, monumentale, storico e culturale.
 
                                                                                                    Arch. Sabrina Cavana

Quanto contenuto nel presente articolo ha carattere esemplificativo e non esaustivo per approfondimenti specifici occorre consultare, se iscritti , la sede A.P.P.C.

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