L’Europa impone le case green

La direttiva case green è stata approvata dal Parlamento europeo con 342 voti favorevoli, 216 contrari e 78 astenuti.

La direttiva europea ha lo scopo di aumentare l’efficienza energetica degli edifici, è parte di un più ampio progetto di transizione ecologica dell’Unione Europea, infatti oltre i giustificati allarmismi di certo non c’è ancora nulla, ora la palla deve passare agli stati membri che tramite il Consiglio negozieranno la versione finale del testo con la commissione ed il Parlamento.

La direttiva energetica europea prevede che tutte le abitazioni, entro il 1° gennaio 2030, dovranno raggiungere la classe energetica “E” per arrivare, entro il 1° gennaio 2033, alla classe “D” per giungere a zero emissioni entro il 2040/2050, fatte salve alcune esenzioni.

Nel comunicato pubblicato dal Parlamento si legge che gli interventi di miglioramento delle prestazioni energetiche dovranno essere effettuati dalle date fissate prima della vendita dell’immobile, o prima di una nuova locazione.

Presa in considerazione la situazione del patrimonio immobiliare italiano che all’80% si colloca nelle classi energetiche “E” “F” “G” ciò comporterà inevitabili ripercussioni e sulla stabilità economica e sociale del nostro Paese e sul mercato.

L’Appc Leandro Gatto esprime con forza e determinazione la propria contrarietà e preoccupazione all’ennesimo provvedimento coercitivo da parte dell’Europa. Ritiene opportuno favorire il processo di transizione ecologica immobiliare finalizzata alla riduzione delle emissioni di CO2 nell’atmosfera che per il 40% provengono dai consumi per il riscaldamento domestico, ma non attraverso l’introduzione di un obbligo, così ravvicinato nel tempo e del tutto inapplicabile con un inevitabile esborso per gli utenti che si traduce, di fatto, in eco-patrimoniale.

L’APPC Leandro Gatto ribadisce che la svolta “green” deve essere accompagnata con adeguati strumenti incentivanti, rendendo strutturali i bonus fiscali immobiliari e prevedendo forme di finanziamento agevolate finalizzate alla realizzazione di tali lavori, partendo dal presupposto che tutti desiderano vivere in case riqualificate ed efficientate sia per migliorare la qualità della propria vita, sia per risparmiare sui costi energetici, ma, per renderlo possibile, occorre creare condizioni corrette. Si ritiene opportuno suggerire alcune proposte percorribili che possono rendere concretamente recepibile l’attuazione della direttiva nel nostro Paese e, soprattutto più realmente raggiungibili gli obiettivi, in essa prefissati, assolutamente condivisibili, ma devono essere messi in atto strumenti incentivanti con copertura finanziaria di un fondo energetico europeo quali incentivi fiscali strutturali fino al raggiungimento degli standard energetici e forme di finanziamento agevolate e devono essere adottate opportune deroghe ed esenzioni più ampie in relazione alla situazione immobiliare di ogni singolo Paese, membro UE, e una gradualità più percorribile del percorso green con allentamento dei limiti temporali attualmente previsti.

L’Appc Leandro Gatto ha fatto pervenire a parlamentari europei, quali l’onorevole Benifei del pse, l’onorevole Tovaglieri, componente della Commissione ITRE, l’onorevole Campomenosi, capodelegazione della Lega al Parlamento europeo e l’onorevole Salini del PPE, le proposte , così come a numerosi parlamentari italiani che si sono schierati contro la linea europea, come l’onorevole Foti, capogruppo di FdI alla Camera, il Sen. Gasparri, vicepresidente del Senato: questi con una nota stampa si sono espressi a favore della nostra linea, coinvolgendo, contro l’impostazione europea il ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica on. Pichetto Fratin impegnato in prima linea per l’Italia su questa importante partita. E’ molto importante riuscire a sensibilizzare la classe politica europea in quanto la presidenza di turno svedese dell’Unione Europea si è impegnata ad approvare questa direttiva entro sei mesi, anche se i tempi di discussione, approvazione e di recepimento finale nei singoli Paesi saranno realisticamente ancora lunghi.

Infatti, la Direttiva votata in Commissione Energia col passaggio al Parlamento Europeo dovrà essere negoziata col Consiglio Europeo e poi ci saranno le leggi nazionali di recepimento sulle quali si apriranno ulteriori discussioni, e Appc insisterà mediaticamente e politicamente per ottenere doverosi correttivi.


dott. Flavio Maccione

Quanto contenuto nel presente articolo ha carattere esemplificativo e non esaustivo per approfondimenti specifici occorre consultare, se iscritti , la sede A.P.P.C.

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