E’ innegabile e intuitivo che l’intenzione dichiarata dal Governo Renzi di procedere alla generale revisione della spesa pubblica susciti l’interesse della nostra categoria .
Non può infatti sfuggire il rapporto diretto esistente tra il costo dell’apparato amministrativo ( statale e locale ) e la imposizione fiscale che ne deriva .
Tuttavia il percorso da compiere verso una revisione e riduzione della spesa pubblica è lungo , e le prime iniziative varate dal Governo ( eliminazione delle Province , di enti inutili , modifica del Senato , etc. ) costituiscono per ora solo i primi passi in tale direzione .
Attendiamo quindi di verificare più avanti i risultati ottenuti ed il grado di attuazione delle intenzioni .
Analogamente potrebbe raccogliere il nostro consenso la decisione del Governo di tassare maggiormente le rendite finanziarie , ma solo a condizione che a tale tassazione corrisponda una diminuzione del prelievo fiscale sul patrimonio immobiliare e quindi un riequilibrio del sistema .
Non altrettanto se dovesse ridursi a concretare solo un maggior prelievo complessivo carico dei risparmiatori , mobiliari o immobiliari che siano .
Per quanto concerne i provvedimenti riguardanti più specificamente la casa e la proprietà immobiliare, se va condivisa e apprezzata la riduzione della aliquota della cedolare sugli affitti contenuta nel piano casa , non altrettanto può dirsi per la IUC ( IMU+TASI+TARI).
Il panorama che emerge dalle prime delibere attuative prese dalle giunte comunali è molto deludente in quanto , in termini di gettito , è quello addirittura di un incremento rispetto all’IMU del 2012 .
Ed anche la ipotizzata estensione dell’obbligo contributivo relativo alla TASI a tutti i fruitori dei servizi , quindi anche agli inquilini , sembra scarsamente attuata e vede i Comuni recalcitranti o comunque inclini a minimizzarne gli effetti .
Sorge il sospetto che mantenere una parte della utenza in una condizione di disinteresse verso il rapporto tra la qualità dei servizi ed il loro costo ( in quanto gratis ) giovi a chi preferisce mantenere gli utenti nella situazione di assistiti piuttosto che promuoverli alla condizione di cittadini esigenti .
Per questi motivi siamo determinati e ci stiamo attivando con le altre organizzazioni di categoria per promuovere una giornata nazionale di protesta , ma anche di confronto con il Governo, su questi temi.
Avv. Marco Evangelisti
Presidente nazionale APPC
Quanto contenuto nel presente articolo ha carattere esemplificativo e non esaustivo per approfondimenti specifici occorre consultare, se iscritti , la sede A.P.P.C.