40 Anni di APPC

1974 - 2014  ORGOGLIOSI  DEL NOSTRO PASSATO MA ANCORA PIU’ ORGOGLIOSI DEL NOSTRO FUTURO PROTESO VERSO I GIOVANI

“Storia ormai di quaranta anni fa”

La fotografia, in bianco e nero, prima immagine di un gruppo Appc, che manifesta per le vie della città genovese, in una buia serata di pioggia, che campeggia nella  rinnovata, nuova sede, ci fa fare un lungo balzo indietro: il luogo non è più quello dove l’associazione prese l’avvio, ma, entrando, vi si respira  tutta la voglia di continuare a perseguire  obiettivi, “nonostante tutto” e di rendere servizi: elementi che hanno caratterizzato la vita associativa in tutto il suo percorso.

Chi  nel costituire l’associazione ha creduto nelle finalità qualificanti, oggi può continuare a vedere che il DNA iniziale è rimasto invariato ed ha mantenuto intatte le sue caratteristiche, pur adattandosi ai mutamenti dei tempi e delle situazioni politiche.

Dal dies natalis: due giugno 1974, quando il fondatore carismatico Leandro Gatto  formò, insieme ad un piccolo gruppo, il sodalizio associativo, di cui faceva parte  anche la signora Maria Montaldi, che mise  a disposizione i locali e le risorse per la prima sede, sono trascorsi quaranta anni, nei quali la sigla ed il  marchio dell’associazione  sono divenuti, certamente, caratterizzanti. Al di là di ogni più ottimistica  aspettativa, l’associazione è cresciuta, diffondendosi sull’intero territorio nazionale, e conquistandosi, a livello istituzionale, l’inserimento tra le organizzazioni  più rappresentative della proprietà immobiliare.

In quel  post  sessantotto, si  credette molto nel dare tutela alla piccola proprietà in un momento in cui erano presenti cambiamenti radicali  e scaturivano nuovi ideali,  per cui era importante fare sentire la voce di tanti che, con enormi sacrifici, avevano centrato l’obiettivo di un tetto. Sono stati quattro decenni  di battaglie memorabili, di lotte, di obiettivi da perseguire e perseguiti, e, perché no, di speranze e di creatività, di cui l’associazione, che ha camminato sulle proprie gambe,  con la sola forza di volontà, può andare orgogliosa. Va sottolineato che essa ha operato sempre in piena autonomia, ed indipendenza,  senza appoggi politici, ma nel rispetto delle posizioni politiche e si è divulgata ed è cresciuta nel tempo, grazie a quanti hanno creduto e si sono identificati  nelle sue finalità, a quanti hanno trovato sostegno nei servizi forniti e nella tutela dei loro diritti, a quanti si sono riconosciuti nelle battaglie per cambiare la politica della casa.

La crescita dell’associazione ha attraversato un arco storico caratterizzato  da notevoli trasformazioni di natura politico-sociale per cui il pianeta casa è passato dal regime di blocco degli affitti,  inviso  alla nuova categoria di proprietari, formata da operai, impiegati, pensionati che volevano ottenere la disponibilità dell’immobile acquistato,  alla Legge n° 392 del ‘78, che, secondo le migliori intenzioni, voleva riportare a una durata “ a termine” i contratti di locazione, con un canone da definire a norma di legge: il cosiddetto ” equo canone”, dal quale sono derivate diatribe tra le contrapposte categorie dei proprietari e degli inquilini. Si è  giunti nel 1992 alla Legge n° 359, introduttiva dei meglio conosciuti “patti in deroga”, per concludere con la Legge n ° 431 del ‘98, dettata dal desiderio di maggiore liberalizzazione, e qui l’associazione ha dato il suo apporto sia a livello governativo centrale, che facendosi parte attiva nella definizione degli accordi territoriali per i contratti agevolati, che hanno molto faticato a decollare e che sono  stati motivo di scontento per ambo le parti contraenti a causa  di una eccessiva onerosità fiscale.  Ma con la recente normativa la stipula di un contratto agevolato ha trovato un nuovo spunto di appetibilità,  per la possibilità di scelta di una imposizione fiscale più leggera, infatti la forma di tassazione della cedolare secca  è scesa, oggi,  al 10% e per le più consistenti detrazioni di cui l’inquilino può beneficiare.

Nella fase di sviluppo della realtà associativa ci si era posti il problema se l’associazione dovesse privilegiare i servizi, o essere, piuttosto, un’associazione “di lotta”,  ma la decisione  di percorrere entrambe le vie è stata vincente, infatti i risultati  perseguiti hanno dimostrato che la scelta era stata giusta, come quella del decentramento,  operata  nell’ ultimo decennio, che ha visto una diffusione capillare  delle sedi sul territorio nazionale  e le adesioni hanno segnato una crescita esponenziale.

Oggi, con l’informatizzazione, riusciamo  a contare su una gestione di  maggiore efficienza, ma soprattutto tempestiva, ed il sito interattivo internet permette rapidi scambi di idee,  di cooperazione e di sostegno, tra il centro e la periferia, per cui  si può contare su maggiore  collaborazione, imput e su sicuri punti di riferimento. Il rilevante, lusinghiero numero di visite ottenuto  dal sito, con la sua nuova veste grafica e con contenuti d’interesse, è l’attestazione che stiamo facendo un buon lavoro.

Il Centro Studi, decollato di recente, dal quale ci aspettiamo  maggiori approfondimenti, sta portando avanti interventi di rilievo, tra questi uno, completato di recente,  riguarda la proposta di legge  con modificazioni e riforma della L. 392/78, relativa ai contratti di locazione destinati ad uso diverso dall’abitazione, che lancia l’idea di maggiore flessibilità contrattuale con adeguamenti in linea con i tempi: proposta che verrà condivisa con le più rilevanti organizzazioni dei commercianti, prima dell’iter parlamentare.

Se siamo cresciuti nel tempo, se abbiamo conquistato nuovi spazi e, soprattutto, peso è grazie all’opera di tutti ed alla nuova organizzazione strutturale: a questo punto seguire la rotta  e continuare il percorso è quanto mai importante e doveroso, soprattutto ora  che nei canali associativi scorre  nuova linfa. Infatti, dai nuovi programmi associativi e da una comunicazione al passo coi tempi  sono arrivate, in ambito nazionale, moltissime adesioni di giovani proprietari di case, tanto che questa presenza sta diventando un elemento caratterizzante.

Infatti i giovani che hanno acquistato una abitazione principale riconoscono che il nostro operare, senza  mai  abbassare la guardia, per tutelare la casa e difenderla da un fisco troppo vorace,  in questo periodo di gravi difficoltà economiche,  continua ad essere quanto mai importante e prioritario. Purtroppo è stata breve la parentesi in cui  l’abitazione principale, dopo storiche battaglie,  è stata liberata dai gravami  fiscali. Ma la mannaia di uno Stato, sempre più famelico, continua a colpire il piccolo proprietario, e portarlo a conquistare l’equità è, di nuovo, obiettivo da perseguire, specialmente ora che ci troviamo servite ultraindigeste e pesanti IMU e TASI. La tassa  sui servizi indivisibili, invece di gravare su tutti, come indicato nel testo legislativo, viene applicata da molti Comuni  solo ai proprietari, così è trasformata in una vera e propria imposta patrimoniale:   quindi continuare a lavorare con impegno ed energia è quello che chiediamo a tutti.

Ora sfogliare l’album dei ricordi con lo sguardo al futuro per ritrovare chi con impegno e pervicacia

ha contribuito a rendere grande l’associazione può sembrare  pura retorica.

Ma, se l’associazione oggi ha il peso che le viene riconosciuto,  in ogni ambito, è proprio grazie al lavoro di tutti.

Nel ricomprendere  coloro che hanno lavorato lasciando un segno distintivo all’interno dell’attività associativa, certamente  un particolare, sentito grazie  va a chi ha scelto, a chi  ha incoraggiato, consigliato, a chi ha saputo trasformare la scintilla iniziale   in  fuoco vivo per irraggiare e riscaldare l’ambiente che, a mano, a mano si è dilatato: a Leandro Gatto,  tutta la stima, l’ammirazione, e, in questo storico momento, un forte abbraccio da parte di tutti, a Lui che ha fatto crescere quella che è stata una sua creatura: l’associazione, a Lui che con essa si è identificato. A lungo ci siamo riconosciuti nelle attività  da lui promosse e,  quando Leandro ha ridotto la sua partecipazione attiva, ha continuato a sostenerci. E’ stato allora che tutta la dirigenza ha serrato le fila ed ha fatto  squadra  ed i risultati hanno continuato a venire ed a tradursi in maggiore rappresentatività, servizi  ed idee anche per  le prossime battaglie per rispondere alle  esigenze in divenire.

I nuovi quadri, usciti dall’Assemblea nazionale del giugno scorso, sono una tangibile espressione di continuità e, al tempo stesso, di rinnovamento, all’insegna del “cambiare nella continuità”.

Un caloroso ringraziamento e plauso al nostro presidente, Marco Evangelisti, per averci, così a lungo, magistralmente rappresentati in ogni sede e per essere  stato, ieri ed oggi, il nostro sicuro punto di riferimento. 

Apprezzamento e gratitudine vanno anche a chi, a tutti i livelli ed in ogni espressione, ha dato il suo fondamentale apporto.

L’auspicio e l’augurio che facciamo all’associazione, che taglia  il traguardo della raggiunta maturità,   è  di acquisire un ruolo sempre più incisivo e determinante, ma soprattutto è di non perdere la sua storica funzione a tutela del bene casa, continuando a mantenere la  determinazione di ieri, il rinnovato impegno di oggi, e la coerenza di sempre.

dott. Flavio Maccione

segretario generale nazionale appc

Quanto contenuto nel presente articolo ha carattere esemplificativo e non esaustivo per approfondimenti specifici occorre consultare, se iscritti , la sede A.P.P.C.

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